Protossido d’azoto in Odontoiatria

Sedazione per inalazione. Gas esilarante. Analgesia relativa Analgesia sedativa. Gas della felicità. Gas e aria. Azoto. Ossido di diazoto. Protossido d’azoto. N2O-O2…

Questa pratica ha più nomi rispetto a qualsiasi altra tecnica di sedazione!

E giustamente. La sedazione per inalazione con protossido di azoto (N2O) e ossigeno (O2) è descritta come “la tecnica sedativa clinica quasi perfetta”…

Cos’è il protossido di azoto? E cosa fa?

Il protossido di azoto (la cui formula è N2O) è semplicemente un gas che si può respirare. Non ha colore né odore e non irrita.

È stato scoperto nel 1772 da Humphrey Davy (1778-1829), uno dei pionieri della sperimentazione del gas esilarante. Davy ne ha descritto gli effetti su se stesso seguendo la auto-somministrazione per un mal di denti e un’infezione gengivale come segue:

“Un giorno, quando l’infiammazione era diventata davvero fastidiosa, ho respirato tre grandi dosi di ossido nitroso. Dopo le prime quattro o cinque ispirazioni la solita emozione. E dopo pochi minuti, il dolore era stato inghiottito dal piacere.”

Sembra divertente!!! L’estratto sopra riportato riassume praticamente gli effetti del protossido d’azoto. Elimina il dolore e induce una sensazione piacevole.

Come dire: analgesia sedativa! Dopo circa 5 minuti di inalazione del gas, si avverte una sensazione di euforia in tutto il corpo.

Ci si sente ubriachi e felici. Alcune persone riferiscono anche “allucinazioni” visive e uditive piacevoli. Sappiamo però che è sicuro da utilizzare per periodi più lunghi se miscelato con ossigeno (O2).

Nel nostro studio dentistico di Roma utilizziamo il protossido d’azoto dal 2013.

Il “gas esilarante” utilizzato oggi dal dentista, ma non solo, è chiamato N2O-O2, in quanto contiene almeno il 30% di ossigeno (la minima concentrazione che le “sedation machine” consentono di erogare).

Generalmente si utilizza un mix costituito dal 70% di ossigeno e 30% di protossido di azoto.

Nei bambini si usa un mix al 50% di ossigeno e protossido di azoto.

Per cosa viene utilizzato il protossido di azoto nel nostro studio dentistico di Roma?

Utilizziamo il protossido di azoto praticamente per qualsiasi procedura odontoiatrica. Non soltanto nei bambini ma anche negli adulti che hanno paura del dentista, situazione nota come odontofobia.

In genere si ha paura del dentista per pregresse esperienze negative, addirittura traumatiche.

Nel nostro studio dentistico di Roma i pazienti vengono coccolati già dal loro ingresso; il protossido di azoto rappresenta poi la ciliegina sulla torta.

A proposito, ti consiglio di guardare questi video su YouTube:

A seconda della concentrazione e durata della somministrazione di gas esilarante, possono essere sperimentati quattro livelli di sedazione (dopo un’iniziale sensazione di stordimento):

  1. una sensazione di formicolio, soprattutto nelle braccia e gambe, rapidamente seguita da
  2. sensazioni di calore, e
  3. una sensazione di benessere, euforia e/o galleggiamento.
  4. ad un livello più profondo di sedazione, possono comparire sonnolenza, difficoltà a tenere gli occhi aperti o parlare, nausea. In tal caso vuol dire che sei sovrasedato. Nessuna paura: basta dirlo al tuo dentista affinché possa regolare la percentuale di N2O; in alternativa, basta sfilarsi la maschera e respirare l’aria ambientale.

Durante l’analgesia relativa, o analgesia sedativa, si dovrebbe rimanere entro le prime tre tappe.

La concentrazione di N2O dovrebbe sempre essere gradualmente aumentata (“titolata”) ad ogni visita, perché la tolleranza individuale può variare di giorno in giorno.

Se in passato hai avuto brutte esperienze con gas esilarante, è altamente probabile che queste erano dovuta ad una somministrazione impropria e una concentrazione troppo alta di N2O.

È interessante notare che il meccanismo d’azione di N2O è ancora sconosciuto (sembra che ci siano parecchi meccanismi differenti al lavoro)!

Tuttavia, si è osservato che il protossido deprime quasi tutte le forme di sensazione – soprattutto udito, tatto e dolore, e sembra di disinibire alcuni centri emotivi del cervello.

La capacità di concentrarsi o compiere atti intelligenti è influenzata solo in minima parte, così come la memoria.

COME VIENE SOMMINISTRATO IL PROTOSSIDO DI AZOTO IN ODONTOIATRIA?

L’attrezzatura utilizzata  per la somministrazione del “gas della felicità” dal dentista è abbastanza semplice. È costituita da gas compressi in bombole e da un sistema che trasferisce il gas al paziente; sono poi presenti alcuni regolatori di flusso in grado di miscelare la corretta quantità di gas.

Personalmente utilizzo l’unica apparecchiatura digitale disponibile oggi sul mercato dentale, la Matrx Digital MDM distribuita in Italia dalla Reinhold. Questa macchina è in grado di controllare secondo per secondo la temperatura e la pressione del gas in uscita e garantire quindi il corretto volume di gas somministrato. Il mix desiderato di N2O-O2 è trasportato attraverso un tubo a cui è collegata una mascherina nasale profumata (vaniglia, fragola, bubble-gum, arancia). Basta respirare normalmente col naso e… BINGO!

QUALI SONO I VANTAGGI DEL PROTOSSIDO D’AZOTO DAL DENTISTA?

Il protossido di azoto funziona molto rapidamente – entro 20 secondi raggiunge il cervello. E il rilassamento e la soppressione del dolore si raggiungono in 2 o 3 minuti.

La profondità della sedazione inalatoria può essere modulata di continuo. Questo permette all’operatore che somministra il gas di aumentare o diminuire la profondità della sedazione.

Altre tecniche di sedazione cosciente hanno una durata fissa di azione (perché i farmaci hanno un proprio tempo di azione specifico). Il protossido può essere somministrato per l’esatto tempo necessario.

Non c’è nessun effetto “sbornia”. Il gas viene eliminato dal corpo entro 3-5 minuti dopo l’interruzione della somministrazione della miscela protossido/ossigeno. Si può tranquillamente guidare e non c’è bisogno di essere accompagnati.

Con la sedation machine il dentista può facilmente somministrare dosi incrementali di protossido fino ad ottenere l’azione desiderata (questo processo è detto “titolazione”). Così l’odontoiatra ha il controllo praticamente assoluto dell’azione del farmaco, impedendo la possibilità di un’overdose accidentale.

Per alcune procedure, quelle che coinvolgono le gengive piuttosto che i denti (ad esempio una pulizia dei denti profonda), il dentista può utilizzare il solo protossido d’azoto al posto dell’anestesia locale.

Questo gas innalza lo soglia del dolore e ha un effetto anestetico locale sulle mucose e sui tessuti molli,  come le gengive, per questo si parla di analgesia sedativa.

Tuttavia, gli effetti antidolorifici variano molto da persona a persona.

La sedazione per inalazione è molto sicura. Ha pochissimi effetti collaterali e non ha effetti negativi su cuore, polmoni, fegato, reni o cervello.

La analgesia sedativa è molto efficace nell’eliminare, o almeno minimizzare, il riflesso del vomito.

Personalmente, senza la sedazione, non potrei farmi prendere nemmeno un’impronta. E non mi farei fare più nemmeno una pulizia dei denti!

A chi serve l’analgesia sedativa dal dentista?

L’Analgesia Sedativa dal dentista serve a TUTTI.

Non c’è paziente, adulto o bambino, fobico od indifferente, tranquillo od agitato, pauroso o coraggioso, che non ne possa trarre beneficio.

Serve al fobico, perché altrimenti difficilmente si lascerebbe curare.

E’ utile col bambino perché non è facile renderlo collaborante.

E al portatore di handicap a cui si evita l’anestesia generale.

All’adulto che trova una soluzione definitiva e piacevole alle sue ansie.

Al dentista che può finalmente concentrarsi solo sul suo lavoro.

All’igienista che non si deve più preoccupare di avere un paziente sofferente.

Ai pazienti ‘a rischio’ ai quali lo stress può essere il motivo scatenante della patologia fino alle conseguenze più gravi.

Quando si usa?

SEMPRE, su TUTTI per OGNI INTERVENTO.

Le operazioni più invasive e cruente, od anche solo le più lunghe, sono quelle che più spaventano il paziente e maggiormente necessitano della sedazione.

Ma anche nell’intervento più semplice, a volte solo dal punto di vista del dentista, lo stato d’animo del paziente beneficia di questo trattamento.

Nell’igiene orale dove il paziente prova, se non grande dolore, certamente un grande fastidio se non eseguita in anestesia.

Nella presa delle impronte, perché elimina il riflesso del vomito.

Nella levigatura delle radici, dove la sensibilità dei denti o l’infiammazione gengivale rende problematico andare in profondità senza provocare dolore.

Per il sondaggio delle tasche parodontali.

Nel mantenimento dell’igiene, in implantologia e parodontologia.

Così importante per il successo della cura e nelle operazioni invasive e cruente che preoccupano il paziente.

Perché il Protossido d’Azoto desensibilizza le mucose orali. E innalza la soglia del dolore.

Potenzia l’effetto dell’anestetico.

Minimizza la sensazione del trascorrere del tempo.

Toglie ansia, paura, stress, disagio, vergogna, inquietudine, nervosismo ed impazienza.

Disinibisce, euforizza, lascia una piacevole sensazione di benessere.

Perchè il Protossido d’Azoto è un gas esilarante e, per questo, piace a tutti.

Esistono controindicazioni?

Sconsigliato nei primi 3 mesi dello stato di gravidanza, ma non dopo (clicca qui per approfondire l’argomento)

Tossicodipententi.

Soggetti in cura antidepressiva con neurolettici o sali di litio.

Infezioni polmonari acute.

Gravi malattie mentali.

Perforazione della membrana timpanica

Sostituzione del vitreo dell’occhio!

Come faccio a sapere se è per me?

Chiedimi di provarlo per 15 minuti. Non ne potrai più fare a meno!

Attenzione però: non tutti i dentisti possono usare il protossido d’azoto.

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nella Dear Doctor Letter, scaricabile da questo link, ha chiarito che:

“Il protossido di azoto deve essere utilizzato solo in presenza di personale medico o odontoiatra con adeguato training in rianimazione cardiopolmonare (BLS-D)”.

Ovviamente io ho la certificazione di operatore di BLS-D. E all’interno del mio studio è presente un defibrillatore semi-automatico. Come descritto in questo articolo.